Formati aperti: un tema importante. Il Document Freedom Day del 26 marzo


Anche se con una settimana di ritardo, ci tenevo a dare notizia del trascorso Document Freedom Day, tenutosi in tutto il mondo lo scorso 26 marzo: una giornata di sensibilizzazione e informazione sul tema dei formati aperti e dell'interoperabilità nella diffusione dei dati digitali.
Il tema dei formati aperti e di riflesso anche quello più generale della conservazione e della leggibilità nel tempo dei dati digitali sta acquisendo sempre maggiore attenzione in questi ultimi anni. Sta raccogliendo consenso e interesse anche maggiori di quelli raccolti dai temi relativi al software libero.
Ciò non è un caso né la semplice conseguenza di una moda, ma dipende dal fatto che l'argomento dei formati con tutte le sue implicazioni, tocca davvero tutti coloro che in qualche modo devono servirsi di informazioni digitali (quindi non necessariamente operatori del settore informatico).
E' un forte segnale della centralità di questi aspetti anche il fatto che essi siano stati oggetto di specifiche scelte istituzionali e addirittura legislative: per l'Italia si veda l'art. 68 del CAD (nonostante sia ancora solo una fissazione di principio più che una norma realmente applicata); e in generale si vedano le scelte di molte pubbliche amministrazioni e di molti governi nazionali.
E' un tema che mi sta affascinando e che sta dirottando su di sè molte delle mie energie; e non credo che sia un male.
Da parte mia, il 26 marzo sono stato coinvolto (assieme a M. Ciurcina, A. Zanni, I. Vignoli, L. Bianchi) nel seminario "Formati aperti e documenti liberi" organizzato dal Centro di Formazione Professionale CTS Einaudi di Bolzano, di cui qui potete guardare un po' di foto.

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