Vincoli alla riproduzione dei beni culturali, oltre la proprietà intellettuale. Il mio contributo per Archeologia e Calcolatori

Con grande piacere scopro che in questi giorni è stato ufficialmente pubblicato il volume "Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico" a cura di Mirella Serlorenzi e Ilaria Jovine. Il volume rappresenta un supplemento 9/2017 della rivista "Archeologia e Calcolatori" ed è edito dalla casa editrice fiorentina All’Insegna del Giglio con ISBN 9788878147812 ed e-ISBN: 9788878147829.

Il volume raccoglie sostanzialmente gli atti dell'interessante convegno "Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico" tenutosi a Roma il 14 ottobre 2015 (vedi dettagli). Per l'occasione avevo tenuto un intervento intitolato "Quando non c'è una licenza. Lo strano principio open by default sui dati delle PA" di cui in questo post potete trovare le slides e il video integrale. Tuttavia, il mio contributo scritto ha allargato il focus occupandosi più in generale dei vincoli alla riproduzione dei beni culturali che vanno anche oltre la cosiddetta proprietà intellettuale. Il paper riprende molti spunti da me già pubblicati in questi mesi di lunga gestazione del volume, tuttavia credo sia utile poter leggere la mia panoramica nel suo complesso e con approccio più sistematico.

Condivido qui l'indice sommario e il PDF editoriale del mio contributo (rilasciato con licenza CC BY-SA) confidando che vogliate diffonderlo il più possibile e convidere con me i vostri commenti.

1. Contesto e scenario
2. Il pubblico dominio
2.1 Che cos’è il pubblico dominio
2.2 Lo spirito originario del diritto d’autore
2.3 Un copyright eterno e il pubblico dominio che si fa chimera
2.4 Tre tipi di pubblico dominio
3. Artifici giuridici per allontanare il “pericolo” del pubblico dominio
3.1 Artificio n. 1: far leva sui diritti connessi
3.2 Artificio n. 2: far leva sui diritti morali
3.3 Artificio n. 3: far leva sulla (cattiva) burocrazia
3.4 Artificio n. 4: far leva sul diritto sui generis (database right)
3.5 Artificio n. 5: far leva sugli altri diritti di privativa, ad esempio i diritti sul marchio
3.6 Artificio n.6: inventare diritti inesistenti, ad esempio diritti generati dalla digitalizzazione
4. Beni culturali “open”?
4.1 Le licenze open (Creative Commons e simili) nell’ambito dei beni culturali
4.2 Quando non c’è una licenza. Lo strano principio “open by default” sui dati della PA
5. Vincoli (insensati) alla riproduzione dei beni culturali?
5.1 Le norme italiane sulla riproduzione dei beni culturali
5.2 Quali sono la ratio e la natura giuridica di questi vincoli?
6. Conclusioni



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